La Chirurgia non Ablativa nasce nel
1989 da una intuizione innovativa del dottor Giorgio Fippi dettata
dall’esigenza di intervenire su alcune patologie cutanee e inestetismi,
senza ricorrere a tecniche cruente,evitando il rischio connesso agli
interventi condotti con la chirurgia tradizionale. "Chirurgia non Ablativa" è una definizione antitetica
(ossimoro) data dal suo ideatore e una Tecnica Innovativa che ha
rivoluzionato la Chirurgia Dermatologica e
l'Estetica.
Viale della Marina 9 - Lido
di Romatel.06 56 32 48
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In questa pagina nelle parti in cui sono presenti le
Virgolette di apertura e chiusura " " sono state riportate per intero e
fedelmente le parole del dottor Fippi così come ha avuto modo di
spiegare nei corsi da lui tenuti nei diversi incontri di formazione ai
medici.
Come trattare rughe d'espressione, cicatrici e
labbra, senza iniettare alcun tipo di materiale o farmaco. Aumento
volumetrico del derma mediante aghi elettrodo, senza introdurre
materia. Questa tecnica che é stata denominata Sistema
Volumetrico viene utilizzata per la Ricostruzione Volumetrica Autologa.
Ecco come il dottor Fippi esprime il suo sistema di intervento:
"In parole
semplici, opero un microscopico auto trapianto di tessuto per trazione
mediante un ago particolare estremamente sottile, simile a quelli
usati per l'agopuntura, che faccio attraversare da una corrente
elettrica che deve avere delle caratteristiche idonee ad agganciare
le fibre elastiche del derma e far migrare parte dei sali interstiziali
che altererebbero la durata nel tempo dei risultati ottenuti.
Diversamente dalle altre tecniche di autotrapianto, mi limito ad
assottigliare la parte donatrice per rigonfiare le volumetrie in
minus. Le strutture donatrici,soltanto microscopicamente
assottigliate, riprendono i volumi iniziali nei ventotto giorni
successivi, mentre la parte ricostruita, raggiunge il volume
definitivo dopo circa sette giorni per mantenerlo a
lungo.
Per spiegare questo fenomeno basta
riferirsi ai derma espander, una sorta di palloncini che il chirurgo
gonfia sotto la pelle del paziente per ottenere del tessuto da
trapiantare asportandolo con la tecnica del lembo a losanga. La
parte donatrice in questo caso riprende lo spessore iniziale mentre come
ovvio presenta una impercettibile cicatrice lineare al centro.
Ovviamente nel nostro caso la cicatrice non sarà presente, e non avremo
mai scalini dal momento che operiamo degli spostamenti volumetrici
molto piccoli del sottocutaneo. Mediante questa tecnica si
ottiene un risultato estremamente naturale. Normalmente si possono
ottenere Volumi Importanti, per scivolamento di tessuti con ausilio
elettrico, senza introdurre alcun tipo di sostanza, ma sfruttando i
tessuti stessi che in quanto omologhi non alterano la fisionomia e
non presentano scalini o ponfi."
(Aumento di volume del labbro superiore, piccola rotazione
esterna di quello inferiore e sollevamento delle rughe naso-geniene)
Ecco come
continua la spiegazione il dottor Fippi. "Per portare
tessuti al di sotto delle zone da voluminizzare mi avvalgo di una
debolissima corrente a simmetria variabile miscelata con una corrente
continua, ancor più debole, ma a potenziale elevato, limitata in
corrente ( ballarst). Il paziente non percepisce alcun tipo di
sensazione o fastidio al passaggio della corrente che deve avvenire
per il tempo strettamente necessario a permettere l'aggancio delle fibre
del sottocutaneo che ci serviranno per ottenere i volumi desiderati,
mentre i liquidi spostati opportunamente, non permetteranno lo
srotolarsi delle fibre e del collagene
arrotolato."
"Per spiegare il meccanismo di
questa tecnica che opero da oltre vent'anni, immaginiamo di applicare
un perno di metallo in una rete formata da tanti elastici di gomma. Se
ruotassimo questo perno sugli elastici, esso scivolerebbe senza
provocare alcun effetto meccanico. Ora, applichiamo il nostro
mix di correnti, riusciremo finalmente a far aderire il nostro perno
agli elastici di gomma, riuscendo ad ottenere un fuso del volume
desiderato. Ovviamente, non si deve esagerare con la trazione,
per evitare di strappare gli elastici. Il perno di cui sopra
corrisponde al nostro ago, mentre la rete di elastici di gomma
corrisponde ai componenti del derma. I risultati sono eccellenti
sia per la durata praticamente definitiva sia per l'estetica
decisamente naturale. Ovviamente, i risultati realmente
definitivi, riguardano la correzione delle cicatrici depresse e le
volumetrie delle parti non soggette a sollecitazione da parte della
mimica."
"Invece le rughe da espressione,
anche se alcune possono scomparire definitivamente, solitamente si
ripresentano a distanza di mesi o di anni in base alla mimica del
soggetto. Nel caso delle labbra i risultati sono estremamente
duraturi, anche parecchi anni, mentre per il cosiddetto codice a
barre, quelle rughe a raggiera che si evidenziano pronunciando in
modo esagerato la vocale "U", spesso bisogna ritoccarle a distanza di
alcuni mesi. Per un risultato ottimale è assolutamente necessario
rispettare la tecnica ed i punti di infissione dell'ago oltre ai
tempi di erogazione del mix di corrente elettronica. Inoltre, la
torsione deve essere effettuata solo in alcuni distretti e rispettare
alcuni limiti dinamometrici determinati dal fatto che, se il paziente
riferisce fastidio o dolore in un determinato punto, ci si deve
fermare immediatamente, sia per non causare disagio sia perché nei
punti dolorosi sono presenti vasi e nervi."
"Se il solco della ruga
si presenta particolarmente depresso, sempre infiggendo dai lati, si
dovrà ottenere un fuso perpendicolare al solco in modo da realizzare
con i precedenti una struttura ad h, simile a punti di sutura. Si
otterrà un riempimento in diagonale per tutta la lunghezza della
depressione. Il paziente dovrà osservare alcune regole
fondamentali:. 1) Non assumere alimenti e bevande contenenti
carboidrati - zucchero - per almeno 4 ore prima della seduta
2) Non assumere antiinfiammatori, anticoagulanti o aglio per i cinque
giorni precedenti la seduta 3) Non sottoporsi alla seduta se
affetti da patologie virali - influenza, raffreddore, herpes ecc. - o
nei giorni precedenti il ciclo mestruale. Fondamentale per
risultati seri, applicare correttamente la tecnica che ho messo a punto
in tanti anni."
"Interlacciare le fibre,
infiggere aghi elettrodo con decisione senza dare dolore, sapersi fermare
esattamente quando ci si accorge che il paziente sente fastidio o
dolore, erogare la corretta quantità di corrente solo nei punti che
ne hanno reale necessità, senza farsi prendere la mano.
Acquisire quella sensibilità che, ci avverte quando le fibre che stiamo
“strecciando” stiano per distaccarsi (cosa che non deve avvenire mai,
altrimenti ci troveremo un altro vuoto da colmare), e quando sia
giunto il momento di sfilare l’ago. -
Naturalmente, nelle aree
donatrici, il tessuto si rigenera perfettamente dato che le fibre
stirate del sottocutaneo non sono state danneggiate o asportate, ma
solo assottigliate.
È l'insieme di tanti
piccoli filamenti che ci permette di ottenere questi risultati.
Durante la seduta di
needle shaping, invito sempre ad osservare il risultato ottenuto
appena allontanato il micro ago dalla parte, perché quello sarà il
risultato che si avrà a distanza di giorni o mesi."
"Infatti
trascorsi altri tre o quattro minuti, la parte apparirà più gonfia a
causa dell'irritazione dei tessuti determinata dal passaggio
dell'ago.
Le sedute non possono
essere effettuate se non siano trascorsi almeno ventotto giorni
tra l'un e l'altra, tempo necessario ad un ciclo di ricrescita.
Questo ulteriore rigonfiamento che sembra aver
ridato il volume che cercavamo, si riassorbirà nel giro di due o
tre giorni. Quello che invece resta è il risultato visibile
appena sfilato l'ago. Ogni ruga deve essere trattata
almeno quattro volte per un risultato accettabile."
"Nella foto a sinistra
si vede come il sottile ago mediante una debole corrente genera
un volume importante nei punti desiderati, senza iniettare
sostanza dato che l'ago stesso è di metallo pieno ed il contatto
elettrico è mediato dalle dita del medico. Questo ago deve
essere idoneo per calibro, lunghezza e tipo di punta.
Mediante questa tecnica si ottiene un risultato estremamente
naturale. Volumi anche importanti, ottenuti per
microtransplant, non alterano la fisionomia e non presentano
scalini o ponfi. Alla fine, anche un occhio esperto, non sarà
in grado di riconoscere dove sia stato effettuato il trattamento
estetico anche se i volumi utilizzati siano
importanti."
FAQ (le domande più
frequenti) e Risposte date dal dottor Fippi:
D: Con questo tipo di trattamento cosa possiamo
ottenere? R: Labbra e zigomi più voluminosi - Correzione delle
rughe da espressione (periorbitarie, periorali, glabellari,
nasogeniene, nasolabiali,columellari) - Correzione delle cicatrici
depresse (da acne, varicella, interventi chirurgici, traumi
ecc.) D: Quanto può durare il risultato ottenuto? R: da sei
mesi a dieci anni. Dipende molto dalla sollecitazione della parte
trattata. Ad esempio una cicatrice una volta corretta si mantiene
per parecchi anni e forse definitivamente in quanto non esiste più la
causa che la ha determinata. Una ruga da espressione, invece,
visto che risulta sempre sollecitata dai muscoli mimici che la
hanno provocata, tenderà a riformarsi tanto più rapidamente
quanto più saranno contratti quei muscoli.
D: Quale materiale si
utilizza per correggere Rughe Labbra e Cicatrici? R: Non si deve
utilizzare materiale o farmaco o filler, solo in alcuni casi può essere
utile dell'anestetico in quei soggetti che hanno paura degli
aghi. A proposito, ultimamente sono disponibili degli anestetici
profumati alla menta, da applicare con un contagocce sulla parte
da trattare evitando così lo stress da ago, D: Quanto dura
una seduta? R: Circa trenta minuti, dipende dalla difficoltà della parte
da trattare, non dal numero delle rughe o delle cicatrici, in
quanto per ogni seduta si trattano solo un certo numero di parti
per ottenere il miglior risultato possibile. D: Quante sedute sono
necessarie? R: Dipende molto dal numero di parti da trattare e da quanto
siano depresse. Normalmente per una ruga in una zona non troppo
sollecitata dai muscoli mimici bastano quattro applicazioni.
Alcune rughe delle labbra o delle piccole zampe di gallina,
scompaiono già con il primo trattamento. Il mio paziente tipo si
sottopone a quattro sedute in un anno per poi effettuare un paio
di sedute all'anno per trattare altri distretti o per cercare di
ottimizzare quelle rughe più scavate e sollecitate dai muscoli
mimici, tipo le glabellari(quelle tra le sopracciglia, per intenderci)
che sono le più ribelli da trattare.
D: Ogni
quanto tempo vanno effettuate le sedute? R: Devono essere effettuate
minimo dopo ventotto giorni, per permettere ai tessuti di
svilupparsi completamente e per evitare di trattare delle parti
che si sarebbero sviluppate nelle tre settimane canoniche. D:
Possono passare più mesi tra una seduta e l'altra? R: Certamente, con
questa tecnica è importante che siano trascorsi almeno ventuno
giorni, l'ideale sono ventotto o più giorni fino a svariati mesi
o anni in base al tipo di mimica del soggetto.
D: Le sedute si possono fare in estate? R: Non esita alcun tipo di
limitazione, visto che non sono stati introdotti materiali e
normalmente non si formano ematomi. Molte volte sono proprio i mesi estivi dove le persone sono libere
dal lavoro. ad essere i più affollati per questo tipo di intervento.
Ecco molte precisazioni fornite dal dottor Fippi:
"Dipende dal fototipo la
possibilità di andarsi a fare un bagno a mare subito dopo
l'intervento, anche se consiglio di aspettare almeno sei ore. Si tratta,
in effetti. di una cura vera e propria, in grado di riportare i
tessuti alle proporzioni ideali, e, in alcuni casi. di correggere
deficit volumetrici importanti. Diverse saranno le tecniche e le
strategie da seguire in base al distretto da trattare, alla
gravità dell'inestetismo ed al numero degli anni trascorsi dalla sua
comparsa.
Tecnica del sollevamento epidermico. indicata nelle
atrofie del fondo delle rughe e delle cicatrici trattate in precedenza
con gel a base di acido ialuronico o collagene. infatti,
questo tipo di filler, determina un peggioramento dei tessuti in cui è
inserito a causa della pressione esercitata sui tessuti stessi con
conseguente minor apporto ematico."
"In questi
punti si deve Infiggere l'ago parallelamente al piano cutaneo,
sollevando delicatamente l'epidermide parallelamente al derma,
somministrare per qualche secondo corrente, quindi estrarre
l'ago. Nelle rughe sottili, periorbitarie e perilabiali, una
volta inserito l'ago, è sufficiente erogare corrente solo per pochi
istanti. quindi sfilarlo. Nel caso delle nasogeniene e delle
nasolabiali, si utilizza la tecnica a zig zag che permette un
massiccio trapianto dai margini. Si infigge l'ago
parallelamente al piano cutaneo ma non lungo l'asse della ruga, bensì
prima sotto il lato destro per poi dirigere verso sinistra passando
sotto l'asse della stessa. Evitare di infiggere
perpendicolarmente il solco delle pliche e delle rughe sottili, a
causa della trazione dai piani sottostanti che provocherebbe una
depressione del punto di infissione."
"Tecnica
del Piercing: l'ago penetra nei tessuti per fuoriuscirne esattamente
come un piercing. A questo punto l'operatore ruoterà lago,
dopo aver erogato corrente per alcuni istanti, secondo l'asse
maggiore in senso orario fino ad ottenere una specie di fuso nel
derma e continuerà ad arrotolare fino ad ottenere il volume desiderato,
idoneo a riempire la ruga o la lesione, quindi ruoterà di centottanta
gradi in senso anti orario e sfilerà l'ago senza erogare
corrente. L'ago del piercing deve essere ruotato in senso orario
al lato superiore destro ed antiorario al lato superiore sinistro,
per portare materiale dai lati al disotto della parte depressa.
Questa ultima tecnica si utilizzerà per le volumetrie di labbra e
zigomi. Tecnica arrotolamento e trasposizione tra piani profondi
e superficiali. Infiggere l'ago perpendicolarmente al piano
cutaneo e raggiungere la profondità necessaria al tipo di volume da
ottenere. Arrotolare sempre in senso orario creando il fuso del
volume desiderato."
"Fermarsi
se il paziente riferisce fastidio o dolore(patognomonico di un vaso o
di un nervo incappato nel gomitolo di fibrina che stavamo
realizzando). Quindi srotolare di cento ottanta gradi e
sfilare l'ago dopo aver erogato corrente(codice a barre e
solchi). Precauzioni e consigli: Evitare formazioni
neviche, virali, micotiche e vasi. Non esercitare trazione o
rotazione in presenza di dolore per la possibile formazione di
ematomi. Nelle rughe profonde e nelle depressioni ipodermiche,
infiggere l'ago-elettrodo lateralmente al fondo ed arrotolare fino
alla formazione di un fuso delle dimensioni idonee al riempimento
della parte."
"Se
il solco risulta particolarmente depresso, sempre infiggendo dai
lati, ottenere un fuso perpendicolare al solco in modo da
ottenere con i precedenti una struttura ad h, simile a punti di
sutura. Si otterrà un riempimento in diagonale per tutta la
lunghezza della depressione. Rughe periorbitarie e
palpebrali: infissione assiale con rotazione oraria per la superiore
dx e inferiore sn e vice versa per le controlaterali.
Detta rotazione, anche se i tessuti lo permettono non dovrà mai superare
i 180 gradi. In caso di sanguinamento anomalo o di ematomi
utilizzare un tampone freddo.
L’esame clinico pre-intervento per l’ aumento o
la riduzione delle labbra deve considerare la simmetria tra i due
emilabbri, la presenza di deficit motori, il rapporto tra labbro
superiore e quello inferiore."